Soudal-QuickStep, Patrick Lefevere fiducioso per il 2024: “Vogliamo vincere ancora, sempre con l’identità Wolfpack della nostra squadra”

Patrick Lefevere guarda con fiducia al 2024 della sua squadra. La Soudal – QuickStep è sicuramente una delle formazioni più forti del circuito e, dopo un 2023 ricco di vittorie, può guardare alla nuova stagione con l’obiettivo di migliorarsi sempre di più e continuare ad ottenere successi di prestigio. Il numero uno della formazione belga ha inserito nell’organico diversi giovani corridori vogliosi di crescere e stupire onché scommesse che potrebbero ritrovarsi con la maglia bianco-blu. Ovviamente il faro anche quest’anno sarà l’ex campione del mondo Remco Evenepoel, che andrà a caccia di un risultato significativo al prossimo Tour de France. Durante la presentazione del team, avvenuta lo scorso 9 gennaio, l’ex ciclista 69enne ha rilasciato importanti dichiarazioni sull’anno che sarà per il suo team.

“Entriamo nel 2024 dopo un anno incredibilmente vincente per la squadra – esordisce l’esperto dirigente fiammingo a In Der Liederstrui– Nel 2023, abbiamo vinto dall’inizio alla fine e abbiamo vissuto tanti grandi momenti come squadra. Ora, il nostro focus è sulla prossima stagione, in cui vogliamo essere competitivi a di nuovo al top. Abbiamo una squadra solida con corridori che possono ottenere risultati su tutti i tipi di terreno. Inizieremo la prossima stagione con un buon morale e speriamo di ricominciare a vincere rapidamente ancora una volta”. 

Quest’anno la formazione belga è stata molto attiva per il CicloMercato 2024 non solo con nuovi corridori ma anche per lo staff tecnico, sempre con la stessa voglia di vincere: “Inoltre, stiamo investendo in nuove persone, sia per quel che riguarda i corridori che lo staff e il direttore operativo Jurgen Foré è una di queste. Quando reclutiamo giovani ciclisti, facciamo le cose a modo nostro. Non promettiamo loro il mondo con delle belle presentazioni PowerPoint come fanno gli olandesi. Lo facciamo a modo nostro, creando un legame”.

Non torna invece a parlare della fusione, rivendicando invece la propria realtà, quasi un marchio di fabbrica ormai riconosciuto in gruppo: “Abbiamo tutti voltato pagina, o almeno io. Ora affrontiamo una nuova stagione in cui vogliamo vincere ancora. Lo facciamo attraverso la nostra identità come Wolfpack. Non avendo un Mathieu Van Der Poel o simili, ma grazie alla forza della squadra. La nostra squadra”.

Anche per il 2024 sarà dunque il magnate Zdenek Bakala a fornire le risorse finanziarie necessarie per il team. Il ceco contribuisce da diversi anni al bilancio del team e Lefevere lo ringrazia sentitamente: “Sta pagando nuovamente la fideiussione bancaria di 7,5 milioni di euro, soldi detenuti dall’UCI. Chi fa una cosa del genere? Uno come lui lo incontri solo una volta. Ci ha anche garantito l’arrivo di Mikel Landa e posso mandare a lui anche il conto di questo. C’è sempre stato per noi, fin dall’inizio. Nel 2025, sono al sicuro con Bakala, Soudal, Quick-Step e Specialized. Se qualcuno vuole uscire dalla partnership, può farlo entro la fine del 2026. Questo dà al nostro team il tempo di esplorare altre opzioni”. 

Anche quest’anno intanto il Wolfpack non solo si concentrerà sulle classiche ma anche sui Grandi Giri, e Lefevere lo definisce “il passo più impegnativo che abbiamo fatto come squadra”, tuttavia ritiene che oggi per le squadre così grandi “una combinazione tra Classiche e Tour sia possibile”. Bisogna però sottolineare che “una parte del nostro budget è andata per costruire la formazione per il Tour de France” con Evenepoel faro centrale del team sulla quale sono riposte le più grandi speranze per il GT francese.

Pur senza l’uomo di assoluto riferimento, per le Classiche del Nord c’è molta scelta anche per il 2024: “In Kasper Asgreen e Julian Alaphilippe abbiamo due corridori chiave. Yves Lampaert potrebbe non vincere facilmente una classica, ma sarà sicuramente fondamentale per i compagni in gara. È stato influente in passato, come nella E3 Saxo Classico che Kasper ha vinto”. Riguardo queste corse Lefevere sottolinea come “il fatto che Tadej Pogacar non partecipi al Giro delle Fiandre sia uno svantaggio” per la sua squadra, che avrebbe potuto approfittare del fatto che lo sloveno “è un corridore che corre apertamente, rendendo il ciclismo attraente”.

Una mentalità che piace decisamente all’esperto dirigente fiammingo: “Abbiamo bisogno di corridori così, ragazzi che non calcolino. Attaccano quando pensano che dovrebbero farlo. È così che fanno lui e Mathieu. Mathieu, secondo me, è il miglior ciclista al mondo, basta guardare i Campionati del Mondo. Pedalare insieme a questi corridori in primavera sarà sicuramente un piacere ancora una volta”. Ovviamente la speranza è che poi fra “i due litiganti possa godere il terzo incomodo”.

Per concludere non mancano i complimenti a Richard Plugge, numero uno della Visma | Lease a Bike che ha una squadra capace di dominare su tutti i terreni e con la quale si scontrerà sia per le Classiche del Nord che per i Grandi Giri. “Io ero l’uomo a cui Richard Plugge si ispirava, ma l’allievo ora ha superato del maestro”, conclude sottolineando come le grandi squadre vincenti vengano sempre imitate, cosa che dunque tocca ora alla compagine neerlandese.

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